Omelie e Lettere
San Leone MagnoLa figura di san Leone, Pontefice Romano nel ventennio centrale del v secolo, è consegnata alla storia attraverso l’appellativo che a lui, come a pochi altri, è riservato. E si tratta di grandezza morale, che emerge da tutte le componenti della sua personalità: diacono e vescovo, oratore e scrittore, politico e diplomatico, egli rivela straordinarie qualità in ciascuno di questi settori, e in essi si impone in forma vigorosa e originale, dimostrando nella varietà delle attitudini e delle attività la capacità e la coerenza dell’uomo superiore. Lo stesso gesto imperioso e solenne, con cui secondo la tradizione avrebbe fermato Attila1, contribuisce a indicare nel Pontefice un uomo che ha colpito l’immaginazione, apparendo nella storia come una felice sintesi della maestà romana e della virtù cristiana.
Questo spiega perché, nonostante che i dati della sua biografia, specialmente per l’epoca anteriore al pontificato, siano scarsi ed incerti, a chi legga attentamente le sue opere sia possibile ricostruirne a grandi linee la figura: alla relativa mancanza di notizie biografiche esterne supplisce l’abbondanza dei tratti e dei lineamenti morali, che si ricavano dai suoi scritti. Ed è tale il rilievo espressivo e stilistico della sua prosa, che è possibile anche da essa arguire di quale tempra fosse l’autore.